Pubblicato da: lary1984 | gennaio 18, 2016

Il canone Rai arriva in bolletta

Niente più bollettini postali. Dal 2016 il canone tv sarà incluso nella bolletta elettrica.

Il canone è dovuto una sola volta, per ogni famiglia o per un gruppo di persone residenti nella stessa abitazione. L’importo è stato ridotto a 100 euro, diviso in rate e comincerà ad essere integrato nella fattura elettrica di luglio della casa di residenza, a prescindere dalla persona a cui è intestata.

La legge di stabilità 2016, approvata il 22 dicembre scorso, stabilisce infatti che il canone Rai si pagherà nella bolletta elettrica a partire dal 1° luglio 2016.

La tassa verrà automaticamente addebitata sul contratto di energia elettrica nel luogo in cui il contribuente ha la propria residenza anagrafica. Il pagamento del canone è dovuto solo per la prima casa e una sola volta nella famiglia, a condizione che i coniugi e/o i figli siano tutti residenti nello stesso immobile. Nel caso in cui due coniugi abbiano la residenza in due immobili diversi il canone verrà addebitato su entrambe le bollette elettriche. Lo stesso per i figli: se cambiano residenza dovranno pagare il canone nell’immobile (anche se in locazione o in comodato) in cui hanno un’utenza di energia elettrica.

Lo Stato presume la presenza di almeno un apparecchio televisivo in ogni abitazione di residenza; qualora non si detenga alcun televisore si dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate un’autocertificazione, valida per un anno: eventuali dichiarazioni mendaci, se accertate dall’autorità giudiziaria, saranno punite penalmente.

Il canone si pagherà dunque in bolletta dal 1° luglio 2016 e comprenderà anche le rate dei mesi precedenti, quindi si pagheranno 70,00 € in una sola soluzione, poi nelle bollette successive si pagheranno 10 € al mese fino al totale di 100 € per l’anno 2016. Dal 2017, invece, il canone sarà suddiviso in 10 rate, addebitate nella bolletta elettrica nei mesi da gennaio a ottobre.

Chi ha un contratto di fornitura di energia elettrica per un impegno di potenza superiore a 3 kW pagherà il canone allo stesso modo di chi ha impieghi di potenza inferiori, sempre in relazione all’immobile di residenza. Occorre una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate per cessioni, cambi di residenza, furti (allegare denuncia), decesso dell’abbonato. La norma non prevede sanatorie né preclusioni per eventuali arretrati, che andranno in prescrizione a distanza di 5 anni.

L’esenzione è prevista per gli over 75 con un reddito complessivo, insieme a quello del coniuge convivente, inferiore a 6.713,98 € annui.

Gli uffici, gli studi e gli esercizi commerciali continueranno a pagare la stessa quota degli anni precedenti, tramite il bollettino postale e non in bolletta.


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